PARTE 6 NEVADO PISCO (5762 metri)
GIORNI 10 – 11
Lunedì 23 giugno
Alla fine la sveglia suona a mezzanotte e, dopo la consueta colazione, il gruppo parte verso il Nevado Pisco poco prima dell’una.
Prima di poter mettere i piedi sul ghiacciaio bisogna percorrere una morena a dir poco infinita: due ore tra sassi e sfasciumi con mille saliscendi e senza un’apparente direzione logica. La parte di salita su ghiacciaio è relativamente breve e semplice, si ha solo un breve muro finale intorno ai 45°/50°.
In tutto la sola salita porta via cinque ore per 1200 metri di dislivello. In cima il meteo veramente è pessimo, tanto che metà salita e tutta la discesa la facciamo sotto un fitto nevischio… non male per essere sulla cima di una delle vette più panoramiche di tutto il Perù!
Un breve calcolo del mio dolore al ginocchio mi fa essere sicuro che la parte prettamente alpinistica del viaggio finisce qui per me; quasi certamente accompagnerò Stefano ai vari campi per l’Alpamayo ma senza tentarne la vetta.
L’alpinismo è un gioco che ho deciso di provare e ne conosco bene le regole… a volte ti regala momenti di magnificenza totale, indescrivibili, mentre altri in cui l’umiltà deve per forza giocare il ruolo principale.
Ritornando al Pisco mi è rimasta impressa indelebile l’immagine dei miei compagni che scendono sul ghiacciaio, immersi nella nebbia, come automi… un passo dopo l’altro, tutti identici; un gesto ripetuto dieci, cento, mille volte. Cosa rimane di questo perpetuo movimento nella memoria?
Domani si scende a Marcarà e ora, qui al rifugio, sta nevicando. Che meteo strano per questo periodo.
Ultimo appunto: grazie alla guida e ai soci che durante la discesa dalla vetta mi hanno dato tutto il supporto morale e fisico necessario per rendere la discesa il meno pesante possibile, visto il ginocchio e la mia scarsa acclimatazione.
Martedì 24 giugno
Sveglia alle 7 perché alle 8 è previsto l’arrivo dei cavalli che porteranno a valle i nostri bagagli.
Sorpresa! Fuori sta nevicando intensamente e si sono già accumulati al suolo venti centimetri di neve.
La discesa passa tranquilla e senza troppi problemi.
Dopo essere arrivati alla Laguna Llanganuco il tempo migliora e abbiamo anche la possibilità di scattare un paio di foto col sole.
Nel pomeriggio facciamo una meritatissima doccia e il pallosissimo bucato. Nel cortile della Casa delle Guide si tiene anche la grande sfida a calcetto tra Italia e Guide contro i portatori… che ovviamente vincono.
La serata finisce a Huaraz annegando la stanchezza in Cusquena Negra.
Domani giornata di riposo.
I ragazzi di Bormio hanno deciso di rinunciare al tentativo all’Huascaran perché il maltempo degli ultimi giorni l’ha reso pericoloso; verranno all’Alpamayo con noi. Per ora l’idea è di andare a vederlo e fotografarlo dal campo perché le guide pensano non sia in condizioni e, a quanto sembra, nemmeno il Quitaraju lo è… come al solito di vedrà!
Il ginocchio procede abbastanza bene ma sicuramente non da permettermi una salita impegnativa come può essere la Francesi all’Alpamayo.
Domani cuy?
DISLIVELLO
+1200metri circa
DIFFICOLTA'
PD+
TEMPI
5 ore la salita
1 commento:
complimenti per tutto e per le bellissime foto!
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