Sul pavimento di casa c’è sparso tutto il materiale, non ci starà mai tutto negli zaini.
Questa volta come mi sono trovato in questa avventura? Mi ha convinto Stefano corteggiandomi per mesi e mesi e alla fine ho ceduto, ho comprato il biglietto aereo per Lima.
Ci sono già stato l’anno scorso, ma è impossibile non innamorarsi del Perù e così mi trovo a rivivere le stesse emozioni del 2007… le cene con gli amici e gli eterni ‘in bocca al lupo’; solo con Giamo abbiamo fatto almeno tre cene di buon augurio!
I compagni di viaggio per quest’anno sono: Stefano di Roma, partito una settimana prima di noi; Morena e Giancarlo di Trento che partiranno con me.
Questa volta non conosco benissimo i miei compagni, ma so di sapermi adattare abbastanza bene e non mi preoccupa la convivenza forzata con loro.
Ho lasciato un pezzo del mio cuore in Perù e non vedo l’ora di tornarci per rivedere la stupenda gente della Cordillera e i ragazzi dell’Operazione Mato Grosso.
Questa volta l’attrezzatura c’è già tutta ed è testata, so cosa serve e sono più che felice di lasciare a casa i materiali inutili.
Già assaporo l’aria sottile dei campi, sento l’odore del mercato di Huaraz e in bocca mi sembra di gustare il sapore di Cusquena.
Vorrei già essere lì e invece mi tocca lavorare; questa volta però il tempo che precede la partenza scorre velocissimo e senza accorgermene è già ora di chiudere i bagagli e farsi l’ultima dormita nel comodo letto di casa.
Si parte con meno dubbi rispetto all'anno scorso e con molta più tranquillità e serenità.
L'alpinismo è uno stupendo gioco che ha delle regole, come tutti i giochi e bisogna conoscerle bene prima di iniziare la partita; con gli anni si impara ad accettare quello che la montagna sa donarti, ma soprattutto insegnarti... vedrete infatti, durante il seguito del racconto, come l'umiltà e l'amicizia diventeranno il miglior regalo che porto in Italia da questa spedizione.
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