mercoledì 8 agosto 2007

Perù 2007 - PARTE 4: LOGISTICA E RIFORNIMENTI

GIORNO 4 - 5

La prima cosa che vedo, scostando la tenda dal finestrino, è un cielo blu intenso e in lontananza un enorme ghiacciaio.
Huaraz è una relativamente piccola città della regione di Ancash situata all’inizio della Cordillera Blanca; è il punto di partenza di tutte le spedizioni che si avventurano in quella zona.
Appena arrivati cerchiamo un taxi che ci porterà a Marcarà (2760 metri), mezzora di strada a nord, dove c’è la sede della Casa delle Guide OGM.
Il percorso si snoda tra i caldissimi colori della Cordillera Negra e quelli più severi della Cordillera Blanca; la valle infatti è incassata tra le imponenti vette ghiacciate che superano i seimila metri e quelle più modeste, ma pur sempre oltre i quattromila metri, coltivate a frumento.
Giunti a Marcarà veniamo accolti dai volontari italiani OMG che ci mostrano il nostro alloggio per i prossimi giorni. Finalmente possiamo disfare un po’ i pesantissimi bagagli che ci trasciniamo in giro da giorni.
Il paese è molto piccolo e con solo due strade principali, lungo le quali si trovano un paio di bar, un negozio di alimentari, un cappellaio che fa anche da internet point, un altro internet point con la linea più lenta del mondo, due ristoranti, una merceria che vende di tutto e il coloratissimo mercato.
Ad nord-est spicca l’imponente Nevado Copa (6188 metri) e sembra di poterlo toccare allungando la mano.
Giusto il tempo di lavarci la faccia e passa a trovarci la nostra guida: Amador.
Amador è un giovane ragazzo di 28 anni di Chacas che da anni fa alpinismo ed è una delle guide più vecchie formate dalla scuola OMG.
Finite le presentazioni discutiamo del programma della spedizione e lui si dice più che soddisfatto; programma promosso senza sostanziali modifiche.
Convinti di usufruire della giornata per riposare, ci spostiamo per Marcarà per ambientarci e mandare nostre notizie via email. Amador ci trova all’internet point e smonta la nostra convinzione: oggi si va in Cordillera Negra a far due passi, penso, per vedere la nostra preparazione.
Dopo aver comprato acqua e qualche cosa da mangiare, prendiamo un taxi che ci porta fino a quota 3000 metri circa e da qui, a piedi, saliamo fino ai 3700 metri di una piccola cima dove è situata una delle loro antenne usate come ponte radio per i rifugi.
La vista è entusiasmante e spazia dal Huantsan (6395 metri) al Huandoy (6395 metri) lasciando veramente senza fiato… sia per la quota che per il panorama.
Il breve riposino sotto il sole cocente peruviano ci ricarica un po’ e siamo pronti alla lunga discesa fino a Marcarà.
Impressionante vedere i campi di frumento a quattromila metri e la gente che lavora tranquillamente negli orti.
Ritornando sui nostri passi riusciamo a perderci e a ritrovare il sentiero almeno mille volte, però ne vale la pena. Passiamo dentro un villaggio semi-abbandonato e la sensazione è quella di essere nel far-west.
La sera ceniamo alla Casa delle Guide e riusciamo, finalmente, ad andare a dormire presto. Sono così stanco che appena tocco il cuscino mi addormento e riposo ininterrottamente per dieci ore.
Durante la colazione si comincia a discutere dei materiali da portare in quota e soprattutto dei viveri che ci serviranno. Personalmente opto per pochi vestiti di ricambio e tanto cibo, infatti in vetta avrò sempre la stessa puzzolente maglietta.
La giornata se ne va facendo rifornimento di viveri e materiali al mercato di Huaraz.
Il mercato stabile coperto è un insieme di tantissime piccole bancarelle di tutti i generi. Si è immersi in un mondo entusiasmante: vivaci colori si sommano ad odori intensi, strani e misteriosi, stimolando l’immaginazione e rapendo i pensieri.
Minestre liofilizzate, bombole di gas, biscotti, marmellata, formaggio e salame, bustine di mate e barrette energetiche; ora abbiamo tutto per iniziare a faticare.
Per pranzo ci concediamo un’abbondante bistecca annaffiata da Inca Kola che è una bevanda gassata tipica peruviana color “evidenziatore giallo” e dal sapore di gomma da masticare alla fragola.
Con gli ultimi raggi di sole raggiungiamo a piedi le terme di Vicos (3050 metri), giusto per stimolare l’appetito.
Tra i vari acquisti di oggi non potevano mancare le foglie di coca da masticare; il loro sapore è decisamente amaro e poco invitante, come effetto collaterale si sente la lingua leggermente anestetizzata… chi sa se servirà veramente a qualcosa masticarle?



Cordillera Blanca



Nevado Huascaran



Nevado Copa



Marcarà e Nevado Copa



Marcarà



Campi di frumento a 4000 metri



Nevado Huascaran



Daniele



Cordillera Blanca



Cordillera Blanca



Cordillera Negra



Riposo pomeridiano



Cordillera Negra



Nevado Copa



Nevado Huascaran



Piccolo paese semi-abbandonato sulla Cordillera Negra



Purcellino



Un ponte... forse

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