mercoledì 8 agosto 2007

Perù 2007 - PARTE 2: L'ANDATA

GIORNO 1
Il 10 luglio a Milano fa caldo e, sommerso dai bagagli, sudo le famigerate sette camicie dal parcheggio dell’aeroporto al check-in. All’imbarco conosciamo altri tre ragazzi biellesi che hanno come meta la Cordillera Blanca: com’è piccolo il mondo.
La prima tratta va da Milano ad Atlanta (USA) e dura circa dieci ore. A causa del maltempo arriviamo allo scalo in netto ritardo e un dubbio ci assale: riusciremo a prendere la coincidenza per Lima? La sfiga ci mette del suo visto che, appena atterrati, dobbiamo aspettare che un aereo ci liberi il gate.
All’ufficio d’immigrazione dell’aeroporto la coda è interminabile e, ovviamente, io vengo fermato con un controllo casuale. Per accertamenti mi portano al comando di polizia, fortunatamente interno allo scalo.
Inizia la corsa al check-in e poi al gate dove veniamo presi al volo dalla hostess e imbucati sul volo; appena entrati le porte si chiudono dietro di noi. Ce l’abbiamo fatta.
I biellesi perdono il volo.
Le ulteriori sei ore di volo passano tra la cena e una dormita.
A Lima ci attende la consueta coda all’ufficio di immigrazione, ma questa volta va decisamente meglio e in mezzora siamo ai nastri di arrivo dei bagagli.
Siamo sfatti e i gli zaini non arrivano. Quando vediamo la borsa di Barbara alziamo le orecchie come i cani, alla ricerca degli altri bagagli… non arrivano. Dopo un’ora stiamo compilando la denuncia di smarrimento e, finalmente, ci infiliamo nel taxi per andare alla casa dell’OMG a Lima.



La faccia di chi ha capito che i bagagli non arriveranno mai

Nessun commento: