Col Pizzo Tambò avevo un conto in sospeso da qualche tempo ed era ora di tirare le somme. Un tentativo era già stato fatto un paio di mesi fa ma, a causa di una nevicata fuori stagione, ci siamo fermati poco sotto l'anticima.
Questa volta le cose vanno molto meglio, non c'è neve inconsistente e, in circa tre ore e mezza, raggiungiamo la cima dal Passo dello Spluga (normale). La salita avviene lungo prati e sfasciumi (sentiero non segnalato ma presenza di ometti e intuitivo); tendenzialmente si rimane sempre sul lato italiano. Raggiunta l'anticima si attraversa il piccolo ghiacciaio (noi l'abbiamo trovato con ghiaccio nero ricorperto da un sottilissimo strato di neve, assenza di crepacci) e in pochi minuti si attacca la cresta che risulta molto più semplice di quanto sembra dal basso. Tra detriti e ometti si raggiunge la cima (poco sotto la vetta rimanere sul lato svizzero, esiste anche la possibilità di salire sul versante rivolto al Ferrè ma risulta più difficile)
TRACCIA GPS









