SABATO 25 E DOMENICA 26 LUGLIO 2009
Questa gita, preventivata con largo anticipo, è stata veramente una sorpresa. Conoscevo il Pizzo Stella per l'ottima fama dei suoi canali primaverili, ma non pensavo la 'normale' fosse altrettanto bella.
Noi abbiamo fatto la salita in due giorni, pernottando al rifugio Chiavenna, ma si può effettuare anche in giornata (si parla comunque di 5 ore e 1800 metri di dislivello... vedete voi!).
Da campodolcino si sale in auto fino a Franciscio e poi località Le Soste (parcheggio al termine della strada, ocio ai buchi); un sentiero, spesso a gradini, porta in un'ora e mezza (con tutta calma) fino al rifugio e al lago di Angeloga. Il rifugio è molto accogliente, bello e ben organizzato; i rifugisti gentilissimi e disponibili.
Per la serie "per andare in montagna si parte presto" puntiamo la sveglia alle 4.45 (eccessiva!) in modo da poter sfruttare il fresco e non aver traffico sulla cresta finale.
Il sentiero, ben evidente, punta al lago per poi salire la lunga (molto più lunga di quanto sembra) dorsale che porta ai piedi del ghiacciaio (o almeno sulle mappe è segnato come tale); noi qui abbiamo tagliato dritti lungo il nevaio evitando un pezzo di noioso sentiero... l'abbiamo fatto perché era una mattinata molto fresca (4° alle 5 del mattino) e perché eravamo i primi, quindi nessuno davanti. Portare veramente molta attenzione alla caduta sassi perché lì è molto probabile (sinceramente se non siete i primi e non fa freddo io ve la sconsiglio come variante).
Giunti alla vera e propria cresta si prosegue per gradoni con un paio di passaggi più delicati (direi II) che in realtà probabilmente sono evitabili seguendo la strada giusta che però, spesso, non è così evidente essendoci una discreta quantità di ometti in posti diversi. La croce di vetta sbuca solo negli ultimi metri di facile e ampia cresta.
Panorama notevole, peccato per il vento e le nuvole che ci hanno avvolto poco dopo l'arrivo in vetta.
La lunga discesa è un po' un calvario, ma alla fine si fa anche quella... portare attenzione alla caduta massi, soprattutto in cresta.
Attenzione se scaricate la traccia GPS perché la prima parte della salita al rifugio è leggermente rovinata (anche se è impossibile sbagliare strada)
TRACCIA GPS
1 commento:
Il 23/8/2009 abbiamo volutamente salito il pizzo Stella come si faceva cento anni fa senza l'utilizzo dei motori. Usciti dalla porta di casa a Campodolcino alle 5.30, alle 9.45 eravamo in vetta. Penso che ripeteremo l'esperienza anche per altre montagne.
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