La nottata passa, purtroppo, abbastanza insonne con un fastidioso mal di testa che mi perseguita. Impietosa la sveglia ci tira fuori dai sacchi a pelo alle 4.45 catapultandoci nel freddo della stanza.
Colazione e alle 5.15 siamo pronti, fuori dal rifugio, con la pila frontale accesa che illumina una notte scura.
Dal rifugio risaliamo la lunga e noiosa morena fino circa a quota 5000 dove calziamo i ramponi.
A metà salita si deve attraversare, in discesa, un piccolo risalto di roccia; dieci metri di misto facile e mettiamo piede sull’altro versante del ghiacciaio.
L’ultimo centinaio di metri è un misto con passi di I grado.
Alle 9.30 siamo sulla vetta rocciosa, senza fiato ed energie; mangiamo e beviamo qualcosa controvoglia, solo perché sappiamo che è meglio farlo.
La vista è davvero impressionante, siamo circondati da: Copa (
Da qui vediamo abbastanza bene la via che vorremmo percorrere sul Tocllaraju, sembra molto bella e infinitamente lunga.
La discesa lungo la morena è massacrante, sembra non finire mai. Arrivati al rifugio ci aspetta un buon piatto di pasta e un po’ di meritato riposo.
Nel pomeriggio arriva finalmente Lorenzo.
Il programma di domani prevede un comodo risveglio e la preparazione degli zaini per salire al Bivacco Longoni (
DISLIVELLO PRIMO GIORNO
+
DIFFICOLTA'
PD+; probabilmente un paio di passi di II
TEMPI
rifugio Ishinca – vetta Urus: 4.15 ore circa
Tocllaraju
Ocshapalca
Ranrapalca
Ishinca
Tocllaraju
Urus
Ranrapalca
Normale all'Urus Este
Sempre la via di salita
I nostri tre supereroi
Crepacci
Tocllaraju
Tocllaraju
Ranrapalca
Ishinca a sinistra e Ranrapalca a destra
Copa
Laguna Akilpo
Vetta!
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