DOMENICA 23 APRILE 2006
Arriviamo la notte tra sabato e domenica verso l'una, abbiamo montato la tenda a caso nei boschi del vallone. La mattina una rapida colazione e si era all'attacco della via che, in qualche ora di rilassante arrampicata, ci ha portato alla croce di vetta (che poi in realtà non è una vetta ma fa lo stesso).
La via si sviluppa lungo 7 tiri di corda, per un dislivello totale verticale di 190 metri; tutti i tiri sono continui ad eccezione del terzo che, superato un muretto, procede su cenge erbose fino alla sosta.
La roccia è uno gneiss rosso STUPENDO e solidissimo, la chiodatura è buona, ravvicinata nei punti delicati e lunghetta (comunque mai oltre i 6/8 metri) nei punti facili, diciamo che non è una chiodatura stressante ma nemmeno esagerata. Tutto è facilmente proteggibile con dadi e friends medio/piccoli (il più grosso usato è un camalot del 3).
A me è capitato il fantastico quarto tiro: partenza su placca molto delicata e risalita di una magnifica fessura con arrampicata elegante.
bon che altro dire? Chi può vada a ripeterla perché è veramente bella e divertente, lo schema della via è:
Vallone di Bourcet (Val Chisone) - Via Normale al settore centrale - chiodatura S2 a fix - L1: 5b - L2: 4b - L3: 4b - L4: 5a - L5: 5b - L6: 5a - L7: 5b
(così ad occhio L4 è qualcosa di più di 5a, soprattutto la partenza in placca)
NOME
Normale
SVILUPPO
190 metri
DIFFICOLTA'
5b
Paolino sul primo tiro
Sempre il primo tiro
Shottolo sbuca dal secondo tiro
Monia sulla placca iniziale del quarto tiro
Shottolo sulla fessura del quarto tiro
Ancora la stupenda fessura
Quinto tiro
Urca che puzza!
Marcello sul quinto tiro
Shottolo sul quinto tiro
Marcello sul sesto tiro
Paolino sul settimo e ultimo tiro